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Come realizzare un video homemade di qualità
Ho voluto scrivere un articolo su come realizzare un video homemade di qualità, condividendo la mia personale esperienza, perché sono convinto che per alcuni tipi di videoclip possa bastare anche una produzione homemade, che a volte assume un aspetto un po’ “patinato” delle grandi produzioni e che può essere apprezzato dal pubblico.
Nel caso specifico parlerò di come ho realizzato interamente da solo il video sottostante, che pur non avendo parametri di qualità altissimi ha conquistato il favore del pubblico con più di 8000 visualizzazioni, molti like e commenti :[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/3_O0_PmkkBA”][/vc_column][/vc_row]
Partiamo dal fatto che ci vuole una buona idea, senza di questa non è possibile realizzare un video homemade di qualità.
Nel caso del video Don’t be Afraid of Life i fattori di successo sono 2: per primo il contenuto, cioè la canzone, l’idea musicale. Il secondo l’individuazione di uno stile che si possa realizzare con le poche risorse a disposizione, in questo caso lo stile retrò anni 80/90 si accosta molto con la qualità delle immagini e dei colori non eccelsa dovuta alla fotocamera digitale che ho utilizzato: una Nikon 3200D e un obbiettivo 18-50mm base.
Le riprese sono state fatte in modo autonomo con un cavalletto e per alcune con l’aiuto di un amico non professionista del settore.
Non è stato fatto il classico storyboard ma in base alle sensazioni e le idee del momento, questo da un lato non crea una storia ma dall’altro aiuta la freschezza comunicativa e la ricerca di una sensazione attraverso scene che non hanno un nesso logico fra di loro basato su di una storia ma bensì di sensazioni e di uno stile, questo va bene per un videoclip musicale e non per molte altre tipologie perché non è necessario creare una storia ma accompagnare la musica.
“La forma è sostanza” quello che farà la differenza non sarà cosa dite ma come lo dite nel video.
Nell’esempio preso ci sono degli spunti vintage: la macchina da scrivere, gli occhiali anni 70, i miei capelli :), l’organo farfisa, lo stereo, la musicassetta, che contribuiscono alla creazione di un immaginario, oltre che delle metafore: il caledoscopio che rappresenta la creatività, ascoltare la conchiglia.. l’ispirazione , la valigia .. l’esperienza.
Ma tutte queste cose non sono state pensate a tavolino, sono venute di getto, d’istinto, perché così nascono le idee più vicine alle sensazioni e meno banali.
Detto questo un aspetto fondamentale nonostante l’assenza di faretti in questo video è la ricerca della luce. La bagour per esempio emanava questa luce calda che lega proprio bene con l’atmosfera vintage, i controluce al tramonto con i raggi che penetrano anche e poi in fase di montaggio sono stati aggiunti filtri caldi su tutte le scene che legano il tutto.
Per il montaggio io ho usato After Effect anche se non è consigliabile, meglio Premiere, sempre del pacchetto Adobe, ma se si vuole usare programmi a basso costo o gratuiti ne esistono moltissimi! Per esempio un app per smartphone non male è Kinemaster.
Spero di avervi dato una buona ispirazione per creare il vostro prossimo video.
Se avete domande scrivete pure nei commenti o contattatemi direttamente a questa pagina
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