La vera arte non sta nel far funzionare bene un modello già collaudato, quello sappiamo già che funziona, ma nel fare funzionare le cose più assurde, e questo avviene molto raramente.
Badret – 06/04/2022
L’affermazione “La vera arte non sta nel far funzionare bene un modello già collaudato, che sappiamo già che funziona, ma nel fare funzionare le cose più assurde, e questo è molto raro” sottolinea la distinzione tra l’arte convenzionale e l’innovazione artistica.
Queste parole evocano un concetto di vera creatività, indicando che l’autentica arte non risiede nell’essere abili nell’applicare modelli consolidati, ma nel trovare successo nell’esplorare territori inusuali e straordinari.
Si enfatizza la rarità dell’innovazione, suggerendo che spingersi oltre i confini predefiniti richiede un coraggio e un’intuizione straordinari. Questa prospettiva invita a considerare l’audacia dell’artista nel rompere con il convenzionale per raggiungere qualcosa di genuinamente unico e innovativo.
È un richiamo alla creatività autentica, allontanandosi dai modelli già consolidati e abbracciando il potenziale delle idee più inusuali e apparentemente assurde.
In definitiva, queste parole esplorano la vera essenza dell’arte come capacità di sfidare i limiti convenzionali, spingendosi oltre i confini del comune per scoprire qualcosa di straordinario e raro. Rappresentano un invito ad abbracciare l’audacia dell’innovazione artistica e a esplorare nuovi orizzonti oltre le frontiere della creatività consolidata.
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