Io non vivo nell’autocommiserazione, non ci voglio sostare neanche un minuto, provo con tutte le mie forze a fare le cose e se non ci riesco fallisco ma intanto ci avrò provato, dei vari fallimenti ci saranno lì pronti a gioire e a ridere proprio coloro che ogni santo giorno vivono autocommiserandosi e demotivando il prossimo, questo lo so già, ma il giorno che riesco arriverà e li non ci saranno più scuse per quelli che si accontentano di essere genoflessi e corrotti, lì solo la verità della volontà avrà modo di essere.
Badret – 22/02/2022
L’affermazione “Io non vivo nell’autocommiserazione, non ci voglio sostare neanche un minuto, provo con tutte le mie forze a fare le cose e se non ci riesco fallisco ma intanto ci avrò provato” è un’ode alla determinazione e alla perseveranza. Queste parole esprimono una ferma volontà di agire, di mettersi alla prova e di affrontare le sfide senza soccombere all’autocommiserazione.
Si evidenzia come i fallimenti siano parte integrante del percorso, ma anche come siano spesso oggetto di gioia e riso da parte di coloro che vivono nell’autocommiserazione e che demotivano gli altri. Questa consapevolezza non mina la determinazione, bensì rafforza la volontà di perseguire gli obiettivi nonostante le critiche e le difficoltà.
Si parla anche della responsabilità individuale di coloro che accettano passivamente le situazioni, rinunciando alla propria volontà e piegandosi alla corruzione. Si prospetta un giorno in cui il successo privo di scuse sarà un fatto, un momento in cui solo la verità della volontà avrà rilevanza.
In definitiva, queste parole trasudano resilienza, rifiutando l’autocommiserazione e abbracciando la volontà di provare, fallire e tentare ancora. Rappresentano un invito a resistere alle critiche, a superare i fallimenti e a persistere nell’azione, in un inno alla forza interiore che può portare alla realizzazione di sé, nonostante le sfide e le critiche del mondo circostante.
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